Quando si cerca la ricetta del castagnaccio, si entra nel meraviglioso mondo della cucina tradizionale italiana. Una dimensione fatta di stupefacente varietà, di profondi legami con i luoghi e con la terra, generosa dispensatrice di doni e tipicità uniche.
Come preparare il castagnaccio tradizionale?
Per preparare il castagnaccio si mescolano farina di castagne, acqua, olio extravergine di oliva e sale e si cosparge la superficie con rosmarino e in alcuni casi anche pinoli e uvetta. Si versa l’impasto in una teglia e si cuoce a 180°C fino a quando la superficie appare screpolata e la consistenza del dolce è soda.
La ricetta del castagnaccio ha origini toscane: le prime tracce risalgono alla metà del XVI secolo.
Dalla Toscana, nel tempo la ricetta del castagnaccio si diffuse in diversi territori appenninici di Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Lazio. Nel Nord Italia varianti locali del castagnaccio si trovano in Lombardia e in Veneto. Procedendo verso Sud, invece, il castagnaccio si trova in Campania e in Puglia.
Quali sono le varianti del castagnaccio?
Ogni territorio ha interpretato la ricetta del castagnaccio in modo diverso. In Piemonte si arricchisce con mele, miele e/o amaretti secchi, in Liguria con pinoli e uvetta, nel Sud Italia si aggiungono scorze di agrumi. Non si tratta tuttavia di regole fisse perché nel variare una ricetta intervengono anche il gusto, la storia e le abitudini delle persone.
Le culture gastronomiche locali e le risorse disponibili hanno creato questo piccolo, grande miracolo di una specialità che viaggia e, quando si ferma, inizia ad adeguarsi, si trasforma e diventa tipica.
Quello che Pellegrino Artusi definì “Migliaccio di farina dolce volgarmente detto castagnaccio”, in qualsiasi versione o interpretazione territoriale, ha un cuore comune: la farina di castagne. Dono dal valore immenso per molte popolazioni montane e pre-montane, la castagna e i suoi derivati, in passato hanno sfamato migliaia di persone, soprattutto nei momenti più difficili dal punto di vista climatico o economico.
Si può quindi dire che la ricetta del castagnaccio è una delle tante manifestazioni dell’arte di arrangiarsi che le genti con meno risorse mettevano in atto quando si trattava non solo di riempire lo stomaco, ma di sopravvivere.
A proposito del castagnaccio con limone e mandorle
Con questa ricetta otterrai un castagnaccio certamente diverso dalle versioni tradizionali, ma se sei una persona curiosa ti consiglio di provarlo.
Il limone e le mandorle si sposano meravigliosamente in un contrasto felicissimo tra freschezza guizzante e “burrosa” rotondità. Si adagiano sulla naturale dolcezza e sul sapore gentile delle castagne, frutti caldi e accoglienti, sempre pronti a farci tornare all’infanzia e ai pomeriggi d’autunno.
La ricetta del castagnaccio con limone e mandorle
Ho creato questa ricetta utilizzando l’olio con estratto naturale di limone di Davide Raffaeli, titolare della Società Agricola RAFFAELI 1899 che, come me, crede profondamente in ciò che fa e farcisce d’amore, famiglia e storia personale ogni suo prodotto.
Ingredienti della ricetta del castagnaccio con limone e mandorle
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva al limone Mia Poesia + un po’ per la teglia e per rifinire il dolce
- 100 grammi di farina di castagne
- 30 grammi di zucchero grezzo di canna bruno
- Un pizzico di sale
- 120 millilitri di acqua fredda
- Alcune gocce di estratto naturale di vaniglia
- 30 grammi di mandorle pugliesi sgusciate e non spellate
- Zucchero di canna a velo q.b.
Procedimento della ricetta del castagnaccio con limone e mandorle
- Scaldare il forno a 180°C in modalità statica.
- Ungere generosamente una teglia con diametro di 16 centimetri utilizzando l’olio al limone.
- Setacciare la farina di castagne in una capiente ciotola, quindi unire lo zucchero grezzo di canna bruno e il sale e mescolare con cura.
- A parte emulsionare l’acqua, il cucchiaio d’olio e l’estratto di vaniglia lavorando vigorosamente con una frusta a mano.
- Stemperare il mix a base di farina di castagne versando l’emulsione a filo e rimestando velocemente con la frusta al fine di evitare la formazione di grumi.
- Versare la preparazione nella teglia e distribuire le mandorle sulla superficie.
- Infornare immediatamente e cuocere per 20 minuti o fino a quando il castagnaccio sarà sodo ma ancora leggermente cremoso all’interno.
- Estrarre dal forno e lasciare intiepidire prima di sformare.
- Cospargere il dolce con un po’ di zucchero a velo setacciato e con un filo d’olio al limone prima di servirlo.
Come servire il castagnaccio con limone e mandorle
La ricetta è molto semplice e regala un dolce non troppo zuccherino che può essere servito a colazione, a merenda oppure in occasione di un brunch. Stupisce anche come insolito antipasto o amuse-bouche.
Quanto tempo si conserva il castagnaccio?
Il castagnaccio si conserva per 2-3 giorni in frigorifero in un contenitore ermetico. Prima di servirlo, è consigliabile lasciarlo a temperatura ambiente per evitare che sia troppo freddo al momento di gustarlo.
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Ti auguro una gustosa giornata,
Paola Uberti